Onorevoli Colleghi! - Ritengo che questo progetto di legge delega costituisca l'inizio di qualcosa di importante per le Forze dell'ordine, l'inizio di una progressione di carriera più armonica, di un incentivo alla loro professionalità e alla loro esperienza. Questa legge rispetterà le anzianità e, quindi, coloro che avranno maturato, nel corso dell'attività, la professionalità necessaria per poter progredire nei rispettivi ruoli e nelle rispettive carriere, in modo diverso rispetto a quanto avviene attualmente.
      L'esigenza di una legge delega e dell'avvio di un riordino delle carriere era stata avvertita fin dal 1995 e proviene da un riordino che ha creato alcuni problemi alle istituzioni e, ancor di più, a coloro che rappresentano le istituzioni nei ruoli non direttivi e non dirigenziali. Infatti, il riordino effettuato nel 1995 scaturì da una delega del 1992; se in tale anno non ci fosse stata la delega, nel 1995 non sarebbero stati emanati i decreti di riordino delle carriere. Ebbene, sono stati creati problemi agli appartenenti ai ruoli non direttivi e non dirigenziali dovuti proprio a una progressione di carriera che, dopo 15 anni, conduce e fa permanere per 25 anni nello stesso grado, e con la stessa retribuzione, il poliziotto, il carabiniere, il finanziere, cioè gli appartenenti alle Forze dell'ordine (ancora diversa la situazione dei militari che, con questo provvedimento, si propone di riallineare). Questo problema, relativo soprattutto ai gradi apicali, si è manifestato nel corso delle trattative concernenti i contratti siglati presso il Dipartimento per la funzione pubblica. In questi contratti, proprio negli accordi e nelle code contrattuali, era stabilito che bisognava prestare attenzione ai gradi apicali del ruolo degli assistenti carabinieri, finanzieri e così via e, soprattutto, al grado apicale dei marescialli e degli ispettori, luogotenenti e sostituti commissari.

 

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      Nella XIV legislatura, il Governo, in sede di legge finanziaria, ha deciso di prestare attenzione alle richieste dei rappresentanti delle Forze dell'ordine e - in ciascuno degli anni della legislatura - ha stanziato fondi per dar vita proprio ad una legge delega e ad un riordino delle carriere; per la prima volta, si reperirono prima i soldi - e, quindi, prima i fondi - e poi si varò la legge. Ciò, a differenza di leggi varate nel corso della XIII legislatura, sprovviste di copertura, alle quali poi il Governo Berlusconi ha dovuto prestare attenzione anche, in modo sostanziale, reperendo le risorse necessarie, come, ad esempio, nel caso della riparametrazione. Nella scorsa legislatura, si è infatti prestato attenzione non solo all'esigenza di una carriera più armonica - e, quindi, al riordino delle carriere - ma anche, più propriamente, a quelle figure cui nei contratti si faceva riferimento. Con l'accorpamento dei ruoli - del soprintendente e degli assistenti e degli agenti oltre che dei carabinieri e delle altre Forze dell'ordine e militari - ci riproponiamo che in futuro, partendo dall'ingresso all'interno dell'istituzione, si possa migliorare la posizione fino a cinquant'anni e, con la riparametrazione, anche guadagnare di più. Perciò, entrando come agenti, carabinieri o finanzieri, si potrà giungere, nel corso della vita, sino al grado di brigadiere capo e di sovrintendente capo. Va poi prestata attenzione a quanti oggi sono nel ruolo dei sovrintendenti, cui va garantito un percorso per poter migliorare anch'essi e transitare nel ruolo degli ispettori. Analogo discorso deve farsi per il grado apicale degli ispettori e dei marescialli, che è rimasto fermo e, talvolta, è stato «raggiunto» da giovani ragazzi che hanno concorso all'interno dello stesso ruolo e che oggi si trovano sullo stesso piano, pur avendo una esperienza professionale molto diversa.
      Il provvedimento di delega che proponiamo è volto, grazie alla sua ampiezza, a risolvere, avvalendosi delle risorse sussistenti, tali questioni. A tal fine, si prevede l'adozione di un decreto legislativo che consentirà l'azione congiunta delle istituzioni, del COCER e dei sindacati. Da parte del centrosinistra è stato chiesto più volte se le risorse siano sufficienti; ebbene, noi riteniamo che per riavviare il riordino siano sufficienti. Da parte del centro-sinistra, invece, per ignoranza dei parametri, non si conosce la differenza, ad esempio, tra un appuntato scelto, un assistente capo ed un vice sovrintendente, quando il passaggio da appuntato scelto o da assistente capo a vicesovrintendente è a costo zero; è in prospettiva che si avrà un aumento di stipendio giacché nel proseguimento della carriera si applicherà un parametro superiore. Dunque, onorevoli colleghi, il centrosinistra vorrebbe negare la possibilità di un miglioramento nel corso della vita agli appartenenti alle Forze dell'ordine e anche agli appartenenti alle Forze armate! È inspiegabile perché si voglia negare tale possibilità in un modo così forte, coinvolgendo anche le organizzazioni sindacali. Mentre quindi il centro-sinistra intende dimostrare che le Forze dell'ordine ed i militari sono dalla loro parte, il centrodestra intende dimostrare invece, in modo molto concreto, di essere esso stesso dalla parte delle Forze dell'ordine e dei militari, in quanto possiede la cultura della legge dell'ordine e della sicurezza, in modo naturale. Tante volte, infatti, il centro-sinistra non è stato affatto dalla parte dei poliziotti, non avendo mai sostenuto un concetto militare di difesa e di solidarietà.
      In proposito, citiamo i dati e gli stanziamenti dei Governi di centrosinistra e quindi quelli relativi al Governo Berlusconi. Nel 1998 il Governo di centrosinistra ha stanziato 57 milioni di euro, 376 nel 1999, 241 nel 2000 e 1.078 nel 2001. La somma complessiva di questi stanziamenti è di 1.702 milioni di euro. Il Governo Berlusconi ha stanziato 744 milioni di euro nel 2002, compresa la riparametrazione (ossia al di là dei due contratti); nel 2003, 1.593 milioni di euro; nel 2004, 1.033 milioni di euro e, nel 2005, 1.713 milioni di euro, per un ammontare complessivo di 5.083 milioni di euro. La differenza tra gli stanziamenti del centro- sinistra e quelli del centrodestra è quindi di 3.381 milioni di euro. Gli operatori
 

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della sicurezza ed i militari sanno bene che dal 1o gennaio 2005 hanno ricevuto un incremento pari quasi al 17 per cento dei loro stipendi, al cospetto di quello vergognoso di 18 mila lire che il Governo delle sinistre aveva destinato loro. Per quanto sarebbe forse stato possibile fare di più o meglio, nella XIV legislatura si è comunque fatto di più che non in quella guidata del centrosinistra. Quindi, senza prendere in giro le Forze dell'ordine e i militari, è bene che essi sappiano che è solo l'inizio di un percorso: l'impegno è dovuto ai fedeli servitori dello Stato per correggere, laddove si sono manifestate, tutte quelle disarmonie e soprattutto quelle difficoltà che oggi si registrano, ad esempio, rispetto a coloro che svolgono un'attività di missione legata alle otto ore giornaliere.
      È per tali motivi, onorevoli colleghi, che vi esorto alla più celere approvazione della seguente proposta.
 

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